Rimozione IPA

Rimozione dell'alcol isopropilico (IPA) dalle acque reflue industriali farmaceutiche: case study e innovazione tecnologica

Luca Pigat
Di Luca Pigat
24 settembre 2025
4 minuti di lettura
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    Con l’entrata in vigore della Direttiva 2024/3019, le industrie farmaceutiche e cosmetiche — che rappresentano la fonte principale dei microinquinanti presenti nelle acque reflue urbane — dovranno contribuire almeno per l'80% dei costi aggiuntivi del trattamento quaternario attraverso il principio della Responsabilità Estesa del Produttore (EPR). Stiamo assistendo quindi a una fase di profonda trasformazione del panorama normativo del trattamento delle acque reflue.

    Sono richiesti, in aggiunta, requisiti di monitoraggio più restrittivi e l’introduzione graduale del trattamento quaternario. Trovi qui tutte le novità introdotte. Questo nuovo quadro normativo estende gli obblighi di conformità normativa delle aziende all'intero ciclo di vita dei prodotti, inclusa la gestione dei rifiuti e delle acque reflue generate durante i processi produttivi. 

    Le sfide del settore

    Il trattamento delle acque reflue nell'industria farmaceutica rappresenta una delle sfide più specifiche e complesse nel panorama della gestione ambientale industriale. È un contesto industriale che richiede conoscenza specifica del processo produttivo e di validazione GMP, di ambito sterile e delle relative utenze, nonché dei processi di sintesi, estrazione, fermentazione. Le aziende del settore devono gestire quotidianamente effluenti contenenti una vasta gamma di composti chimici, solventi e residui di produzione che richiedono processi di trattamento ad hoc e altamente controllati. Molte delle soluzioni  tradizionali, come il conferimento fuori sede, non solo comportano costi significativi e dipendenza stagionale dai fornitori, ma spesso non soddisfano più i nuovi standard ambientali e i requisiti degli End Users per i CDMO.

    Una soluzione innovativa

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    In questo contesto, c'è un caso particolarmente interessante realizzato presso un’importante farmaceutica in Irlanda. L'azienda ha implementato con successo una sezione innovativa per il trattamento delle acque reflue contenenti alcol isopropilico (IPA), basata sulla tecnologia MPPS (Macro Porous Polymer Sorption) di Veolia. I risultati sono stati eccezionali, con un'efficienza di rimozione dell'IPA superiore al 99,9% e una capacità di trattamento di 48 m³ di acque reflue al giorno.

     

    Caratteristiche tecniche e vantaggi

    La tecnologia Macro Porous Polymer Extraction/Sorption (MPPE/S) permette il recupero di solventi idrocarburici dagli streams di acque reflue farmaceutiche, rispondendo alle complesse esigenze dei moderni impianti di produzione farmaceutica.

    Questa tecnologia ad alta resa, può rimuovere un'ampia gamma di solventi, sia polari che non polari, tra cui ad esempio toluene e solventi clorurati, con un’efficienza di rimozione fino al 99,99%. Prestazioni così elevate garantiscono che anche le tracce di solventi possano essere efficacemente eliminate, permettendo il riuso delle acque trattate per processi non GMP e soddisfacendo i requisiti normativi e gli standard ambientali più severi.

    La versatilità del sistema MPPE/S nella separazione dei diversi solventi lo rende particolarmente prezioso per le industrie farmaceutiche di produzione di principi attivi per sintesi. Screenshot 2025-09-11 15.29.40

    Questa doppia funzionalità trasforma potenzialmente una sfida di gestione dei rifiuti in un’opportunità di recupero delle risorse, allineandosi ai principi dell’economia circolare e offrendo potenzialmente risparmi sui costi attraverso il riutilizzo o la rivendita dei solventi.

    Grazie al design compatto e all'ingombro ridotto, il sistema MPPE/S può essere facilmente integrato negli impianti esistenti, riducendo al minimo le interruzioni delle operazioni. Il suo basso consumo energetico, soprattutto se paragonato ai tradizionali metodi di strippaggio a vapore, contribuisce a ridurre i costi operativi e a ridurre l’impronta di carbonio.

    Impatto ambientale e sostenibilità

    L'implementazione di questa soluzione ha portato ad ampi miglioramenti nella gestione ambientale dello stabilimento. Il sistema sostanzialmente elimina gli oneri di trasporto e incenerimento delle acque reflue fuori sede, contribuendo significativamente alla riduzione dell'impronta di carbonio dell'impianto. La capacità di recuperare e potenzialmente rivendere l'IPA in questo case study rappresenta un esempio concreto di economia circolare applicata al settore industriale.

    Gestione e manutenzione intelligente

    Il sistema è progettato per una gestione automatizzata di rigenerazione alternata dei due vessels che richiede interventi minimi da parte degli operatori. La flessibilità operativa e il design completo che vengono preparati permettono di gestire efficacemente le variazioni di portata e i picchi di pressione, garantendo prestazioni costanti nel tempo. Il design efficiente, combinato con bassi livelli di rumorosità e di emissioni, contribuisce a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dell'azienda.

    Conformità normativa e prospettive future

    La soluzione non solo soddisfa gli attuali requisiti normativi ma si posiziona come riferimento per gli standard futuri nel trattamento delle acque reflue industriali. Il successo di questa implementazione apre nuove prospettive per il settore, dimostrando come sia possibile bilanciare efficacemente le esigenze di conformità normativa con l'efficienza operativa e la sostenibilità economica.

    L'interesse crescente per il riutilizzo delle acque trattate e la possibilità di replicare questo sistema in altri siti produttivi suggeriscono un futuro promettente per questa tecnologia. Il caso dimostra come l'innovazione tecnologica possa effettivamente rispondere alle sfide normative emergenti, creando al contempo valore aggiunto attraverso il recupero delle risorse.

    Per scoprire i dettagli completi del caso studio, inclusi i parametri operativi specifici, i risultati a lungo termine e le prospettive future del progetto, visita il nostro sito web.

    Luca Pigat

    Autore | Luca Pigat

    Luca Pigat, Post-graduate Business Developer in SDA Bocconi. Da 19 anni, di cui 8 nell'industria farmaceutica in area GMP, è stato Sales e After Sales Manager di impianti industriali Italia ed Estero. Dal 2021 entra nel Team Veolia Water Technologies in qualità di Business Developer per l'industria farmaceutica e cosmetica in Italia, per tutto quanto riguarda la gestione sostenibile del ciclo dell'acqua, dal pre-trattamento, alle utilities GMP, alla riduzione di API nelle acque reflue.

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